Sarà sicuramente successo di entrare in un ristorante e vedere all’ingresso un adesivo che certifica che quel locale ha vinto un premio di eccellenza attribuito da un portale online, o per meglio dire dai lettori di quel portale.
Si va da Yelp a Foursquare, dalle recensioni di Google My Business a quelle di Trip Advisor. Ma quanto sono credibili?
Un’arma a doppio taglio o un aiuto fondamentale?
Premesso che ogni strumento che diffonde il nostro brand può essere una risorsa formidabile purché usato con giudizio, le recensioni online fatte dal pubblico vanno sempre prese cum grano salis, per usare un’espressione latina.
Per esempio, guardiamo con sospetto ai programmi di fidelizzazione che premiano gli utenti che “producono” più contenuti: questi diventano, almeno per via della quantità di ciò che scrivono, dei recensori professionisti, che con ogni probabilità non sono immuni da errori motivati dalla necessità di raggiungere un traguardo importante sul sito da loro frequentato. In altre parole, guardatevi dai “tuttologi”!
È anche indubbio però che “fare la media”, per così dire, fra i portali più importanti di questo tipo può rappresentare un ausilio per il ristoratore.
Infatti se recensioni diverse di persone diverse su siti a loro volta diversi individuano le stesse criticità, ciò può considerarsi come l’indicazione preziosa di qualcosa che va corretto e affrontato, pena la perdita dei clienti (o di credibilità). Questi strumenti dunque non sono completamente da buttare via, a patto di saper prendere le critiche in maniera costruttiva.